Gli acquisti? Si fanno con un tweet!
I tweet si preparano ad essere il futuro dell’e-commerce.
Amazon “cinguetta” con Twitter e debutta così il “social commerce”. Fate shopping con un tweet!
Amazon, il più grande market place on line, introduce un modello smart di e-commerce: #AmazonCart.
Questo nuovo servizio consentirà agli utenti del social di microblogging, di acquistare articoli tramite un semplice tweet.
Basterà infatti rispondere ai link dei prodotti attraverso un tweet seguito dall’hashtag #AmazonCart e l’acquisto verrà automaticamente inserito nel proprio carrello su Amazon, senza dover passare da un’applicazione all’altra o dover ricordare e digitare password.
Per finalizzare la transazione, l’utente dovrà poi effettuare il pagamento direttamente su Amazon, ma senza fretta: lo slogan del servizio, nel momento in cui è stato presentato, dichiarava infatti: “aggiungilo ora, compralo più tardi!”.
Ma cosa ci guadagna Twitter in tutto questo?
Sicuramente in un aumento della visibilità, in un incremento del tempo trascorso sul social e del numero di interazioni.
Tutto questo non può che portare una ventata di aria fresca, soprattutto di questi tempi, in cui la performance del social stava subendo una flessione: basti pensare infatti che, negli ultimi mesi, ha registrato una perdita di 132 milioni di dollari.
La mossa vincente di Amazon consente, non solo di avere a disposizione una piattaforma aggiuntiva per presentare i prodotti dei suoi venditori, ma anche di portare gli utenti del social all’interno del suo negozio, grazie al fatto che i contenuti su Twitter sono per la maggior parte pubblici.
Così facendo, Twitter potrebbe diventare una vera e propria vetrina, dove gli utenti possono scambiarsi opinioni e pareri sugli articoli in vendita, “prenotarli” e acquistarli poi su Amazon.
Tutto questo senza mai uscire dal social.
Al momento, il servizio è disponibile solo negli Stati Uniti e Gran Bretagna (per quest’ultimo l’hashtag da aggiungere ai tweet è #AmazonBasket), ma si prevede che arrivi presto anche in altri paesi compresa l’Italia.
E’ proprio il caso di dire che, in quest’era “social”, tutti i prodotti sono ormai diventati a portata…di tweet!